Da Orvieto a Città della Pieve riscoprendo gli Etruschi

Orvieto è sicuramente una delle città più famose e visitate dell’Umbria. Conserva un inestimabile patrimonio di testimonianze artistiche e architettoniche, che permettono di ripercorrere a ritroso la sua storia. Di origine etrusca, i primi insediamenti si localizzarono nelle grotte tufacee al di sotto del massiccio su cui sorge attualmente la città. Il nome di Orvieto deriva da Urbs Vetus, come i Romani chiamarono la città dopo averla conquistata.

Nel Medioevo conobbe un periodo di sviluppo, che la rese una delle città più importanti del centro Italia, continuamente in lotta con Firenze, Perugia, Siena, Viterbo. Anche i borghi intorno alla città, così come quelli che si incontrano salendo verso Città della Pieve e il lago Trasimeno, sono d’origine etrusca, anche se per la maggior parte la loro struttura attuale risale all’epoca medievale.

Famoso per il suo maestoso Duomo, scrigno di arte tra le più elevate in Italia, Orvieto è ricca di edifici religiosi e civili di gran pregio, tra cui ricordiamo il Palazzo Comunale, il Palazzo del Popolo e il Palazzo dei Sette, di opere d’arte e musei, tra cui il Museo Civico Faina, il Museo dell’Opera del Duomo (MODO), il Museo Emilio Greco. Tra i monumenti più visitati di Orvieto vi è, senza dubbio, il Pozzo di San Patrizio, realizzato da Antonio da Sangallo il Giovane. Da non perdere la Orvieto sotterranea, una interessante visita guidata tra cunicoli, cisterne, gallerie, pozzi e cantine. Eretta su una rupe di tufo, la città è circondata dal parco archeologico e permette una vista ampia e unica sul paesaggio sottostante.

Strettamente legata alla storia di Orvieto è quella della vicina Porano, anch’essa di origine etrusca, che si sviluppò prevalentemente in epoca medievale, come dimostra il suo assetto urbanistico attuale, che ancora mantiene la struttura del borgo fortificato.

Nei pressi di Porano, nella località chiamata Settecamini è presente uno dei siti storici e archeologici più interessanti della regione, le tombe etrusche di Golini e degli Hescanas: i dipinti della tomba Hescanas (IV secolo a.C.) sono visibili sul posto, mentre quelli delle due tombe Golini sono stati staccati ed esposti nel Museo Archeologico Statale di Orvieto. Nei sepolcri sono stati rinvenuti anche molti oggetti di pregiata fattura.

Benchè già abitato dagli Etruschi, l’attuale Castel Giorgio sorge alla fine del XV secolo ad opera di Giorgio della Rovere, vescovo di Orvieto, che ne fece la residenza per sé e il suo seguito e da cui deriva il nome del borgo. Castel Giorgio è collocato al confine umbro verso il Lazio e la Toscana, a poca distanza dal Lago di Bolsena.

Proseguendo verso Città della Pieve, si incontrano il caratteristico borgo di Castel Viscardo, anch’esso di origine etrusca, arroccato sulla Valle del Paglia, le cui vicende sono strettamente legate a quelle di Orvieto, così come quelle di Allerona, castello al centro di un paesaggio naturalistico ricchissimo, per lungo tempo legato alle principali famiglie orvietane dei Monaldeschi e dei Filippeschi, di Fabro, noto per il pregiato tartufo bianco delle sue terre, e Ficulle, piccolo borgo medievale, circondato da una campagna intatta e ricca. Salendo ancora verso il Trasimeno, incontriamo Parrano, antico e ben conservato borgo medievale nelle cui vicinanze sono visitabili le cosiddette Tane del Diavolo, un complesso di grotte carsiche al di sotto del paese, di grande interesse archeologico e speleologico. Nel territorio, ricca è la presenza di fossili, lungo la Valle Fluviale Fossile o nella cosiddetta spiaggia di San Lazzaro, testimonianza dell’antica presenza del mare su queste terre. Parrano è un’apprezzata meta turistica anche per la presenza di sorgenti di acqua solforosa magnesiaca, particolarmente indicate per le terapie idropiniche.

Spostandosi verso l’interno, in direzione di Marsciano, l’abitato di San Venanzo, dalle origine antichissime, si caratterizza per l’ambiente circostante, dominato dal Monte Peglia. Nell’area è attivo un interessante Parco e Museo Vulcanologico, per la conoscenza e lo studio delle rocce di origine vulcanica. Il borgo fortificato di Montegabbione, risalente all’XI secolo, lega la sua storia alle nobili famiglie orvietane. Nelle sue vicinanze si trova la Scarzuola, originale e suggestivo complesso ideato e realizzato dall’Architetto Tomaso Buzzi, tra il 1958 e il 1978 a fianco dell’antico convento francescano, risalente al 1218. 

Buzzi realizzò con la Scarzuola la sua Città ideale, concepita come “macchina teatrale” con interessanti giochi di prospettive.

Pittoresco il borgo medievale di Monteleone di Orvieto, affacciato sulla Val di Chiana, dove la vita scorre lenta, tra storia, tradizioni e sapori di una volta.

Infine, Città della Pieve, la città del Perugino. Centro etrusco-romano, nel VII secolo divenne la potente “Castrum Plebis”, sorta attorno alla Pieve dei Santi Gervasio e Protasio. Il centro storico mantiene l’impianto urbanistico originario tipicamente medievale sul quale si sono innestati elementi architettonici di gusto rinascimentale, barocco, rococò, neoclassico, che evidenziano la vitalità artistica della città. Da visitare la Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio e l’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, dove si trova la straordinaria “Adorazione dei Magi” del Perugino.

Città della Pieve è nota per la produzione di pregiato zafferano, il Croco di Pietro Perugino, la cui coltivazione si estende anche ai comuni limitrofi.

Salendo ancora verso il lago Trasimeno incontriamo ancora i piccoli borghi di Piegaro, dove ha sede il Museo del vetro, e, nella vicina Pietrafitta, il Museo Paleontologico Luigi Boldrini, di Paciano e Panicale, entrambi di origini etrusche, ma dalla struttura tipicamente medievale. Da non perdere, a Panicale, la visita al Museo del Tulle per conoscere da vicino la cosiddetta Ars Panicalensis.

La tavola locale è ricca di ottimi ingredienti, come il tartufo, l’olio extravergine di oliva, lo zafferano, il vino, e risente della vicinanza con la Toscana e il Lazio, con cui condivide le ricette e i nomi di molti piatti.

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