Assisi e i luoghi di Francesco

Assisi, la città di San Francesco, una città millenaria che oggi è centro universale di pace e fratellanza, proprio grazie al messaggio che il fraticello di Assisi ha lanciato da quel piccolo borgo arroccato alle pendici del Monte Subasio. Non a caso, nel 2000, l’Unesco ha inserito Assisi, la Basilica di San Francesco e gli altri luoghi francescani nella World Heritage List, dichiarandola patrimonio dell’intera umanità.

La visita alla città serafica è, dunque, un vero e proprio viaggio nel tempo e nella spiritualità, ma meritano una visita, nei suoi dintorni, anche le tante piccole testimonianze del passaggio di Francesco e della storia più antica.

Assisi si erge fiera sulla Valle Umbra, ricchissima di testimonianze di epoca romana, medievale e rinascimentale che ne fanno un prezioso scrigno di arte e cultura. La sua storia si intreccia, in maniera inscindibile, con quella di due grandi Santi come San Francesco, Patrono d’Italia, e Santa Chiara, che qui sono nati e hanno vissuto la loro fede in modo così profondo e unico. Alla loro memoria si devono le bellissime chiese, in particolare la Basilica Papale di San Francesco d’Assisi, dove il Santo riposa e dove è possibile ripercorrerne la vita e le opere anche grazie ai magnifici dipinti di Cimabue e Giotto, Pietro Lorenzetti e Simone Martini, e la Chiesa di Santa Chiara, in cui tuttora hanno sede le Clarisse, le monache il cui ordine fu fondato proprio da Santa Chiara. Ricca di storia e di arte anche la cattedrale assisana, dedicata al patrono della città, il primo vescovo San Rufino, nella quale sia Francesco che Chiara furono battezzati.

Altre fondamentali tappe della spiritualità francescana, appena fuori dal centro, sono il Convento di San Damiano, dove il Cristo parlò a Francesco, la Basilica di Santa Maria degli Angeli, che racchiude al suo interno la Porziuncola, la prima chiesa francescana, e la Cappella del transito, nella quale Francesco spirò, il Santuario di Rivotorto, costruito per proteggere il Sacro Tugurio, l’umile riparo dei primi francescani e l’Eremo delle Carceri, in cui il santo e i suoi compagni si ritiravano in preghiera nel verde del Monte Subasio. Appena sotto Assisi, infine, merita una visita il rilassante Bosco di San Francesco, gestito dal FAI, in cui si può ammirare Il Terzo Paradiso, lo straordinario esempio di landart del Maestro Pistoletto, simbolo della perfetta armonia tra uomo e Natura.

Come abbiamo detto, Assisi ha una storia millenaria che è, ancora oggi, raccontata dai numerosi e ben conservati resti, e nella quale, peraltro, la figura di Francesco si inserisce.

La città fu, infatti, fondata dagli Umbri, a cui succedettero gli Etruschi, quindi i Romani. Distrutta dai Goti, divenne subito dopo parte del Ducato longobardo di Spoleto, per poi vivere un breve periodo come libero Comune, caratterizzato da una forte instabilità politica e militare.

Un susseguirsi di epoche e di civiltà che ritroviamo nel Tempio di Minerva, la cui suggestiva facciata si apre sulla piazza del Comune, dove fanno bella mostra di sé anche il palazzo dei Priori e quello del Capitano del Popolo, l’Anfiteatro romano, di cui rimane solo la forma tra gli edifici medievali che vi sono sovrapposti, le ricche domus riscoperte di recente. Imperdibile la visita esterna alla Rocca Maggiore, che sovrasta la città, costruita dal Cardinale Albornoz su un precedente castello, da cui parte un reticolo di viuzze tra le  quali si può scoprire la Assisi medioevale più autentica.

Il turismo ad Assisi non è solo culturale e religioso, ma anche naturalistico e sportivo, grazie alle tante attività outdoor che è possibile fare nel Parco Regionale del Monte Subasio, tra il verde dei boschi e quello degli olivi, a piedi, in mountain bike o a cavallo, o  ancora in volo, con parapendio e deltaplano.

A una manciata di chilometri da Assisi, si trova la città di Bastia Umbra, oggi fiorente di imprese, un tempo città-fortezza a lungo contesa tra la stessa Assisi e Perugia, che la ebbe vinta, facendo di Bastia un dominio della potente famiglia dei Baglioni. Le origini di Bastia risalgono, però, ai Romani, che la chiamavano Insula Romana, perchè era un’isola circondata dalle acque del Lacus Umber, che allora occupava tutta l’attuale Valle Umbra, prosciugatosi nel VI secolo d.C.

Dominio di Perugia fu anche la poco distante Bettona, nata in epoca etrusca, delle cui origini troviamo ancora tracce nella cinta muraria medievale che circonda il borgo e nella disposizione degli edifici, situati all’interno delle mura stesse. La duecentesca chiesa di Santa Maria Maggiore conserva un abside affrescato, opera del Maestro futurista perugino Gerardo Dottori, mentre, nel Museo cittadino si trovano opere del Perugino, dei Della Robbia, e di altri artisti.

Proseguendo in direzione di Foligno incontriamo Cannara, l’antica Urvinum Hortense, dove oltre a tante piccole testimonianze della storia più antica del borgo e del suo territorio, troviamo ancora siti che ricordano la vita di San Francesco, come l’omonima chiesa, la dimora in cui il Santo soggiornava quando era a Cannara, custodita all’interno del palazzo Majolica – Landrini e, a qualche chilometro dal centro, l’area di Piandarca, dove tradizione vuole che Francesco abbia fatto la predica agli uccelli.

Cannara è oggi famosa per la sua cipolla, dolce, gustosa e digeribile, a cui da molti anni è dedicata una importante Sagra, che richiama golosi da tutta l’Umbria e oltre, per gustare piatti a base di cipolla, dall’antipasto al dolce.

Alle pendici del Monte Subasio è adagiato anche il caratteristico borgo di Spello, la Colonia Julia Hispellum dei Romani, che ancora oggi si caratterizza per la bellezza del suo centro storico medievale, nel quale si incastonano numerose testimonianze romane, come la cinta muraria, con le imponenti porte cittadine, i resti dell’anfiteatro e delle terme, la ricca Villa dei Mosaici e capolavori rinascimentali, come la cappella Baglioni con i preziosi dipinti di Pinturicchio e Perugino.

Appena fuori dal borgo si apre, imponente ed elegante Villa Fidelia, dimora cinquecentesca edificata su un antico santuario ellenistico, che oggi è di proprietà pubblica e ospita mostre e concerti. A caratterizzate Villa Fidelia è, infatti, anche un grande e curato giardino all’italiana.

Dal punto di vista dell’enogastronomia, se la cipolla di Cannara è uno dei prodotti più noti e usati sul territorio, non mancano gli altri prodotti tipici regionali, a cominciare dai salumi e formaggi, legumi e carni. Di recente nella zona è stata avviata l’attività di allevamento delle lumache, piatto povero della tradizione contadina della regione, che sono entrate di diritto nei menù dei ristoranti locali.  Tra i dolci, una menzione la merita la Rocciata di Assisi, una sorta di strudel di mele e frutta secca ed essiccata, che si usava per la festa di Ognissanti, ma che oggi si può trovare nelle pasticcerie del territorio anche in altri periodi dell’anno. Ad accompagnare i piatti, immancabili i vini della Doc Assisi, a cui si aggiunge la Vernaccia di Cannara, vino rosso, dolce, che accompagna bene sia il dolce che il salato e che si è soliti consumare e regalare per la Pasqua.

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